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La storia della Gramigna

L’Emilia-Romagna è da sempre terra di grandi sapori, una delle più importanti realtà enogastronomiche del nostro Paese. Dovendo indicare una città in particolare, dove questi grandi sapori convergono e si uniscono per dar vita a piatti incredibili, quella sarebbe senza alcun dubbio Bologna. Proprio “La Dotta” è il luogo che si dice abbia dato i natali ad un particolare formato di pasta, lo stesso di cui vogliamo parlarvi oggi: la Gramigna.

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LE ORIGINI

Tra i grandi classici della cucina Emiliana, la Gramigna è forse quello le cui origini non sono molto conosciute. Dal momento che in quasi tutti i Menù delle trattorie bolognesi la Gramigna, non solo compare, ma ricopre anche un ruolo da protagonista, è ormai opinione comune affermare che Bologna sia il luogo in cui abbiano visto la luce per la prima volta. Altra particolarità che riguarda questo piatto è proprio il nome. La Gramigna deve il suo particolare nome alla grande somiglianza con il seme di una delle più note graminacee: si tratta infatti di una sorta di bucatino corto e arricciato, simile appunto alla pianta erbacea chiamata gramigna.

PASTA FRESCA O PASTA SECCA?

Spesso si è dibattuto anche sul formato originale di questo tipo di pasta, anch’esso poco noto. Possiamo affermare, con relativa certezza, che la Gramigna nasce inizialmente come formato di Pasta fresca all’uovo, ma al giorno d’oggi non è per nulla strano trovarla riproposta nella versione secca e di semola. Questo cambiamento è dovuto semplicemente ad una questione di praticità in cucina, ma la prima versione è comunque quella che ancora oggi va per la maggiore nelle Trattorie e nei Ristoranti.

COME CONDIRE LA GRAMIGNA

Come sicuramente saprete ciascun tipo di pasta è legato indissolubilmente ad un particolare condimento, con cui ben si sposa e meglio riesce ad esprimere tutto il proprio sapore: le Tagliatelle con il Ragù alla bolognese, i Tortelloni con Burro e Salvia, i Tortellini con il Brodo. Ebbene, anche la Gramigna non è esente da questa logica, ed è infatti assodato che quest’ultima venga servita principalmente in due versioni dello stesso condimento: la Salsiccia. La Gramigna con la Salsiccia, come detto, viene proposta in due versioni: 

 

  • quella “bianca”, in cui alla salsiccia vengono aggiunti Burro, Parmigiano e , se serve, un goccio di latte 

 

  • quella “rossa”, che vede l’aggiunta della passata di pomodoro, con la quale si ottiene una sorta di Ragù bolognese a base di salsiccia.

 

 In definitiva si può affermare che la Gramigna è ottima da abbinare a condimenti a base di carne, con la quale riesce appunto ad esprimere tutto il suo gustoso potenziale!